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Post Coronavirus, ‘bonus casa stabili e semplificazioni per rilanciare le costruzioni’

Post Coronavirus, ‘bonus casa stabili e semplificazioni per rilanciare le costruzioni’

Le proposte di Fillea-Legambiente, Architetti del Lazio e Rete Irene: sprint alla riqualificazione energetica, semplificazioni per i condomìni e un ‘Cura Italia dell’edilizia’

Vedi Aggiornamento del 04/12/2020
Foto: caifas ©123RF.com
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di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 04/12/2020
03/04/2020 - Per rilanciare il settore delle costruzioni dopo l’emergenza coronavirus è necessario potenziare e stabilizzare i bonus fiscali per la casa e semplificare gli strumenti urbanistici e le procedure amministrative.
 
Queste alcune delle azioni proposte per il rilancio dell’edilizia da Fillea Cgil e Legambiente, dalla Federazione degli Ordini degli Architetti P.P.C. del Lazio e da Rete Irene.  
 

Rilancio edilizia con ecobonus, il Piano Fillea-Legambiente

Il Piano Fillea-Legambiente prevede di prolungare fino al 31 Dicembre 2025 Ecobonus e Sismabonus per i condomini, prevedendo una riduzione minima del fabbisogno energetico di almeno il 50% o il raggiungimento della classe energetica B per aiutare le famiglie a risparmiare.
 
A fronte di ulteriori riduzioni dei consumi si potrebbero aumentare gli incentivi in maniera progressiva (innalzare l’attuale incentivo massimo fissato al 75%) sul modello seguito da altri paesi europei.
 
Inoltre, si propone di introdurre la possibilità di soluzioni integrate di detrazione fiscale o cessione del credito che coinvolgano anche gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) nei singoli alloggi (cappotto termico condominiale e sostituzione di infissi e impianti dei singoli alloggi) in modo da ottenere una riduzione ulteriore dei fabbisogni energetici.
 
Le associazioni intendono spingere riqualificazioni energetiche nei quartieri con obiettivi sociali attraverso i Comuni. Si tratterebbe di introdurre la possibilità (negli ambiti di rigenerazione urbana e sociale individuati dai Comuni) che la cessione del credito per gli interventi che usufruiscono dell’Ecobonus e del Sismabonus possa avvenire nei confronti degli istituti bancari per tutti i condomini, non solo gli incapienti.
 
Infine, si chiede di istituire un fondo per l'accesso al credito a tassi bassi specifico per le imprese, le famiglie e i condomini per la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica e anti sismica.
 


Fillea e Legambiente: semplificare gli interventi in condominio

Fillea Cgil e Legambiente chiedono anche che gli interventi di retrofit energetico (Ecobonus) e di consolidamento antisismico (Sismabonus) di edifici esistenti siano equiparati alla manutenzione straordinaria ed essere soggetti alla sola Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA).
 
Tali interventi dovrebbero essere esonerati dal contributo di costruzione e i tributi o canoni di qualsiasi tipo dovuti per l'occupazione di suolo pubblico sono ridotti in misura non inferiore al cinquanta per cento.
 
Per gli interventi di riqualificazione energetica dovrebbe è consentita, anche in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e delle distanze di cui al Dm 1444/1968, la realizzazione di terrazzi adiacenti alle unità residenziali e l’installazione di schermature o serre solari e di impianti solari, anche su supporti strutturali autonomi, nel rispetto delle norme del codice civile e della normativa antincendi.
 


'Cura Italia dell’edilizia', Architetti Lazio: snellimento delle procedure

Anche secondo gli Architetti laziali, per far ripartire tutta la filiera del settore edile, sarà necessario semplificare le procedure edilizie, per far fronte non solo ai mancati incassi ma soprattutto alle mancate commesse.
 
Suggeriscono di avviare un Piano di rigenerazione urbana che faciliti i cambi di destinazione d’uso degli edifici così da evitare le numerose situazioni di abbandono nei centri urbani e nelle periferie, un Piano straordinario per l’emergenza abitativa e un Piano straordinario per le centralità culturali nelle periferie delle città: impianti sportivi, musei, parchi tematici attrezzati, biblioteche, teatri, che restituiscano identità ai quartieri-dormitorio.
 
Per semplificare le procedure edilizie, gli architetti laziali propongono:
- di snellire le procedure urbanistiche e rendere perentorie le tempistiche, anche per favorire Programmi ‘complessi’ per le trasformazioni urbane;
- una procedura innovativa per certificare la legittimità edilizia e urbanistica degli edifici;
- l’istituzione di un Sportello Unico per la raccolta di tutti i pareri e l’unificazione delle piattaforme pubbliche
- la valorizzazione degli immobili pubblici inutilizzati attraverso una procedura simile a quella attuata per fari costieri e case cantoniere.

 


Post Coronavirus: puntare su finanziamenti e detrazioni

La Federazione suggerisce anche di istituire un Fondo economico per dare nuovo impulso a infrastrutture ed opere pubbliche con accesso diretto a finanziamento di opere e servizi professionali attraverso Cassa Depositi e Prestiti.
 
Proporne, inoltre, di potenziare le detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici privati, con facilitazioni per interventi sulle facciate.
 
Infine, suggerisce di istituire un fondo di sostegno per le libere professioni, ridurre la tassazione e aumentare gli incentivi fiscali per gli investimenti delle Casse al fine di liberare risorse per i sussidi e l’assistenza agli iscritti.
 
 

Edilizia post coronavirus, il Piano di Rete Irene

Anche Rete Irene ha proposto un piano per l’edilizia post-coronavirus lanciando la campagna ‘100 giorni per il rilancio’.
 
In particolare, il Piano in 10 punti, mira ad assicurare la sopravvivenza finanziaria della filiera edilizia attraverso politiche di tutela dell’ambiente e della salute. Infatti, tra le 10 proposte c’è quella di estendere ecobonus e sismabonus al 31 dicembre 2030, e il bonus facciate a tutto il 2021.
 
In sintesi, i 10 punti del Piano sono:
  1. Stabilire una moratoria immediata delle scadenze di pagamento fiscali e contributive di tutta la filiera per i mesi di marzo, aprile e maggio, per un periodo di dodici mesi, con le opportune coperture a garanzia dello Stato
  2. Congelare immediatamente il rating bancario per il periodo marzo-dicembre 2020 per tutte le aziende afferenti al settore
  3. Trasformare immediatamente le linee di credito autoliquidante (es. anticipi su fatture) in linee di cassa (conto corrente)
  4. Aumentare immediatamente le linee di credito in essere nella misura del 50%, a tassi agevolati
  5. Consentire la cessione infra-annuale dei crediti d’imposta per Ecobonus e Sismabonus, con periodicità almeno trimestrale, per tutti gli interventi realizzati a partire dal 2020, inclusi quelli condominiali, assicurando la puntualità della loro disponibilità
  6. Estendere ecobonus e sismabonus al 31 dicembre 2030, in accordo con la prima tappa del Green Deal europeo al 2030
  7. Estendere il provvedimento bonus facciate a tutto il 2021
  8. Azzerare gli oneri di occupazione del suolo pubblico per gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico del patrimonio edilizio; fissare il termine imperativo di trenta giorni per il rilascio delle concessioni
  9. Consentire di effettuare le assemblee condominiali in forma di videoconferenza
  10. Rendere il più possibile immediata l’entrata in vigore delle modifiche al sistema degli incentivi, evitando che l’«effetto annuncio» crei aspettative che bloccano per mesi le decisioni di investimento.
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