
Piano Casa Puglia 2022 incostituzionale, a rischio le pratiche edilizie
RISTRUTTURAZIONE
Piano Casa Puglia 2022 incostituzionale, a rischio le pratiche edilizie
Corte Costituzionale: si mette a rischio l’interesse all’ordinato sviluppo edilizio della pianificazione urbanistica
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del 22/12/2023

16/02/2023 - Il Piano Casa Puglia 2022 è incostituzionale. La Corte Costituzionale, con due sentenze emesse a distanza di due mesi, ha dichiarato l’illegittimità delle norme relative al 2022, mettendo a rischio un gran numero di pratiche edilizie.
In realtà la storia del Piano Casa in Puglia si è spesso scontrata con le impugnative del Governo e con giudizi di incostituzionalità che hanno portato a correggere il tiro delle norme regionali.
Lo stesso Piano Casa Puglia 2022 è nato per evitare una bocciatura della Corte Costituzionale, ma evidentemente non è riuscito nel suo intento.
Il Piano Casa Puglia 2022 è stato superato da una nuova legge regionale, anch’essa finita sotto la lente della Corte Costituzionale, che a breve potrebbe emettere un nuovo giudizio.
Nel 2021, in seguito ad alcune contestazioni del Governo sulle eccessive deroghe alle norme paesaggistiche, la Regione Puglia ha avviato un confronto con l'Esecutivo, al termine del quale ha corretto il Piano Casa.
Successivamente, a distanza di qualche mese, sono state approvate due leggi regionali:
A febbraio 2022, il Governo ha impugnato la LR 38/2021, cioè il Piano Casa Puglia 2022 perché avrebbe riprodotto le deroghe alle norme in materia di tutela del paesaggio.
Il Governo ha impugnato contestualmente anche la LR 39/2021, che completa il quadro del Piano Casa Puglia 2022.
Per uscire da questa empasse, ad aprile 2022 sono stati presentati due nuovi disegni di legge e, dopo confronti e scontri politici, è stata approvata la LR 20/2022.
A giugno 2022 si è concluso un altro giudizio di legittimità, che ha coinvolto la LR 14/2009, cioè la norma che ha istituito il Piano Casa Puglia per la prima volta. La Corte Costituzionale, con la sentenza 192/2022, ha giudicato illegittimo l’articolo 6, comma 2, lettera c-bis) del Piano Casa della Puglia perché non prevede che gli interventi debbano obbligatoriamente rispettare le prescrizioni del Piano paesaggistico.
Ad ottobre 2022 la LR 20/2022, l’ultima legge sul Piano Casa Puglia, è stata impugnata dal Governo.
Nel frattempo, però, i ricorsi contro le leggi regionali approvate nel 2021, che regolano il Piano Casa Puglia 2022, sono andati avanti.
Il ricorso contro la LR 39/2021, si è concluso lo scorso dicembre con la sentenza 240/2022, con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di alcuni articoli.
Il ricorso contro la LR 38/2021, con cui è stato prorogato il Piano Casa Puglia per il 2022, si è risolto nei giorni scorsi con la dichiarazione di incostituzionalità contenuta nella sentenza 17/2023 della Corte Costituzionale.
Bisogna ora attendere per capire come si evolverà l’impugnativa contro la LR 20/2022.
Entrando nel merito delle due pronunce che hanno decretato l’illegittimità del Piano Casa Puglia 2022, si osserva che il nocciolo della questione sono sempre i conflitti di competenza sulla materia della tutela del paesaggio.
La sentenza 17/2023 spiega che la LR 38/2021, prorogando per l’ennesima volta i termini del Piano Casa, stabilisce che fino al 31 dicembre 2022 si possono realizzare gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione, anche in deroga agli strumenti urbanistici, sugli immobili esistenti alla data del 1° agosto 2021.
Secondo i giudici, le continue proroghe, come quella contenuta nella LR 38/2021 sul Piano Casa Puglia 2022, estendono le norme agli edifici di recentissima realizzazione, snaturando il carattere eccezionale e temporaneo del Piano Casa.
La Corte ha evidenziato che, leggendo in combinato le due norme che regolano il Piano Casa Puglia 2022 (cioè la LR 38/2021 e la LR 39/2021), emerge una stabilizzazione degli interventi di trasformazione edilizia in deroga al PPTR - piano paesaggistico territoriale della Regione, approvato nel 2015 previa intesa con lo Stato.
I giudici hanno affermato che il Piano Casa Puglia 2022 ha di fatto riproposto i contenuti dell’articolo 6, comma 2, lettera c-bis) del Piano Casa originario, abrogato dopo una sentenza della Corte Costituzionale.
Questo non significa, ha precisato la Corte, che le previsioni dei piani urbanistici siano assolutamente inderogabili. Le deroghe però devono essere eccezionali e temporanee. L’elemento dell’eccezionalità e della temporaneità, contenuto nel Piano Casa Puglia del 2009, è venuto meno a causa delle continue proroghe.
Il Piano Casa Puglia 2022, ha concluso la Corte Costituzionale, “favorisce la generalizzata fattibilità di interventi parcellizzati, svincolati da una coerente e stabile cornice normativa di riferimento, mettendo così a repentaglio l’interesse all’ordinato sviluppo edilizio, proprio della pianificazione urbanistica”.
La sentenza colpisce anche le disposizioni sul recupero dei sottotetti. Per i giudici, l’indefinito succedersi delle proroghe, che ha proiettato l’efficacia temporale delle misure derogatorie per oltre 13 anni, ha aumentato in materia esponenziale il numero degli interventi assentibili, di fatto incentivando interventi difformi dai piani urbanistici e in contrasto con le specifiche finalità originarie di contenimento del consumo di suolo e dei consumi energetici.
Affermare che il Piano Casa Puglia 2022 è incostituzionale, significa che la LR 38/2021 e la LR 39/2021 non possono più essere applicate a partire dalla pubblicazione della sentenza.
Ma l’incostituzionalità del Piano Casa Puglia 2022 colpisce in modo retroattivo le pratiche edilizie non concluse, come i permessi di costruire richiesti ma non ancora rilasciati.
Lo stesso discorso vale per le Segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA), che il Comune può annullare in autotutela entro 12 mesi.
Una serie di interventi in itinere, o ancora non iniziati, potrebbero non vedere mai la luce.
In realtà la storia del Piano Casa in Puglia si è spesso scontrata con le impugnative del Governo e con giudizi di incostituzionalità che hanno portato a correggere il tiro delle norme regionali.
Lo stesso Piano Casa Puglia 2022 è nato per evitare una bocciatura della Corte Costituzionale, ma evidentemente non è riuscito nel suo intento.
Il Piano Casa Puglia 2022 è stato superato da una nuova legge regionale, anch’essa finita sotto la lente della Corte Costituzionale, che a breve potrebbe emettere un nuovo giudizio.
Piano Casa Puglia 2022 incostituzionale, non è la prima volta
Prima di entrare nel merito del Piano Casa Puglia 2022, è utile capire il panorama in cui si inserisce il giudizio della Corte Costituzionale. Sullo sfondo ci sono le norme paesaggistiche, che secondo il Governo subiscono troppe deroghe.Nel 2021, in seguito ad alcune contestazioni del Governo sulle eccessive deroghe alle norme paesaggistiche, la Regione Puglia ha avviato un confronto con l'Esecutivo, al termine del quale ha corretto il Piano Casa.
Successivamente, a distanza di qualche mese, sono state approvate due leggi regionali:
- la LR 38/2021 che ha prorogato il Piano Casa al 31 dicembre 2022;
- la LR 39/2021 che ha reintrodotto le deroghe, prima eliminate, al Piano paesaggistico.
A febbraio 2022, il Governo ha impugnato la LR 38/2021, cioè il Piano Casa Puglia 2022 perché avrebbe riprodotto le deroghe alle norme in materia di tutela del paesaggio.
Il Governo ha impugnato contestualmente anche la LR 39/2021, che completa il quadro del Piano Casa Puglia 2022.
Per uscire da questa empasse, ad aprile 2022 sono stati presentati due nuovi disegni di legge e, dopo confronti e scontri politici, è stata approvata la LR 20/2022.
A giugno 2022 si è concluso un altro giudizio di legittimità, che ha coinvolto la LR 14/2009, cioè la norma che ha istituito il Piano Casa Puglia per la prima volta. La Corte Costituzionale, con la sentenza 192/2022, ha giudicato illegittimo l’articolo 6, comma 2, lettera c-bis) del Piano Casa della Puglia perché non prevede che gli interventi debbano obbligatoriamente rispettare le prescrizioni del Piano paesaggistico.
Ad ottobre 2022 la LR 20/2022, l’ultima legge sul Piano Casa Puglia, è stata impugnata dal Governo.
Nel frattempo, però, i ricorsi contro le leggi regionali approvate nel 2021, che regolano il Piano Casa Puglia 2022, sono andati avanti.
Il ricorso contro la LR 39/2021, si è concluso lo scorso dicembre con la sentenza 240/2022, con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di alcuni articoli.
Il ricorso contro la LR 38/2021, con cui è stato prorogato il Piano Casa Puglia per il 2022, si è risolto nei giorni scorsi con la dichiarazione di incostituzionalità contenuta nella sentenza 17/2023 della Corte Costituzionale.
Bisogna ora attendere per capire come si evolverà l’impugnativa contro la LR 20/2022.
Perché il Piano Casa Puglia 2022 è incostituzionale
Entrando nel merito delle due pronunce che hanno decretato l’illegittimità del Piano Casa Puglia 2022, si osserva che il nocciolo della questione sono sempre i conflitti di competenza sulla materia della tutela del paesaggio.La sentenza 17/2023 spiega che la LR 38/2021, prorogando per l’ennesima volta i termini del Piano Casa, stabilisce che fino al 31 dicembre 2022 si possono realizzare gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione, anche in deroga agli strumenti urbanistici, sugli immobili esistenti alla data del 1° agosto 2021.
Secondo i giudici, le continue proroghe, come quella contenuta nella LR 38/2021 sul Piano Casa Puglia 2022, estendono le norme agli edifici di recentissima realizzazione, snaturando il carattere eccezionale e temporaneo del Piano Casa.
La Corte ha evidenziato che, leggendo in combinato le due norme che regolano il Piano Casa Puglia 2022 (cioè la LR 38/2021 e la LR 39/2021), emerge una stabilizzazione degli interventi di trasformazione edilizia in deroga al PPTR - piano paesaggistico territoriale della Regione, approvato nel 2015 previa intesa con lo Stato.
I giudici hanno affermato che il Piano Casa Puglia 2022 ha di fatto riproposto i contenuti dell’articolo 6, comma 2, lettera c-bis) del Piano Casa originario, abrogato dopo una sentenza della Corte Costituzionale.
Questo non significa, ha precisato la Corte, che le previsioni dei piani urbanistici siano assolutamente inderogabili. Le deroghe però devono essere eccezionali e temporanee. L’elemento dell’eccezionalità e della temporaneità, contenuto nel Piano Casa Puglia del 2009, è venuto meno a causa delle continue proroghe.
Il Piano Casa Puglia 2022, ha concluso la Corte Costituzionale, “favorisce la generalizzata fattibilità di interventi parcellizzati, svincolati da una coerente e stabile cornice normativa di riferimento, mettendo così a repentaglio l’interesse all’ordinato sviluppo edilizio, proprio della pianificazione urbanistica”.
La sentenza colpisce anche le disposizioni sul recupero dei sottotetti. Per i giudici, l’indefinito succedersi delle proroghe, che ha proiettato l’efficacia temporale delle misure derogatorie per oltre 13 anni, ha aumentato in materia esponenziale il numero degli interventi assentibili, di fatto incentivando interventi difformi dai piani urbanistici e in contrasto con le specifiche finalità originarie di contenimento del consumo di suolo e dei consumi energetici.
Piano Casa Puglia 2022 incostituzionale, quali sono le conseguenze?
Dopo aver capito che il Piano Casa Puglia 2022 è illegittimo, lo step successivo è chiedersi cosa accade alle pratiche edilizie presentate quando le norme non erano ancora state colpite dal giudizio di incostituzionalità.Affermare che il Piano Casa Puglia 2022 è incostituzionale, significa che la LR 38/2021 e la LR 39/2021 non possono più essere applicate a partire dalla pubblicazione della sentenza.
Ma l’incostituzionalità del Piano Casa Puglia 2022 colpisce in modo retroattivo le pratiche edilizie non concluse, come i permessi di costruire richiesti ma non ancora rilasciati.
Lo stesso discorso vale per le Segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA), che il Comune può annullare in autotutela entro 12 mesi.
Una serie di interventi in itinere, o ancora non iniziati, potrebbero non vedere mai la luce.