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Inquinamento acustico, panoramica leggi regionali

Inquinamento acustico, panoramica leggi regionali

Le legislazioni che attuano la legge quadro nazionale

Vedi Aggiornamento del 14/11/2005
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 14/11/2005
26/09/2005 - A Bolzano esiste già da trent’anni, mentre tutte le altre regioni se ne sono da poco dotate o sono al lavoro per farlo. Parliamo della normativa sulla tutela dall’inquinamento acustico. Alcune Regioni hanno approvato leggi in materia negli ultimi anni; Puglia, Calabria, Campania e Sardegna lo stanno facendo ora, mentre le altre stanno provvedendo ad adeguarsi alla legge quadro nazionale, la 447 del 26 ottobre 1995. Il Friuli Venezia Giulia ha recentemente approvato in giunta una bozza della legge. In Umbria la legge è del 2002, mentre nel 2004 è stato approvato il regolamento di attuazione che fissa le competenze della Giunta regionale, della Province, dei Comuni e dell’Arpa. La legge, inoltre, determina le aree di interesse naturale e paesaggistico da tutelare, prevede un piano per la bonifica delle strutture fuori norma e istituisce l’obbligo di presentazione della documentazione sull'impatto acustico relativa ai nuovi insediamenti industriali e residenziali. Lombardia Legge regionale n. 13 del 10 agosto 2001 sull'inquinamento acustico. Fissa criteri e termini per le azioni di prevenzione, quali la classificazione acustica del territorio comunale, la previsione d'impatto acustico per le nuove attività o per nuove infrastrutture di trasporto. Prevede piani di risanamento e azioni di competenza di soggetti pubblici e privati. Prevede contributi ai Comuni per la classificazione acustica del territorio e finanziamenti per le attività di risanamento. Piemonte Legge regionale n. 52 del 20 ottobre 2000. Prevede che ogni Comune rediga un piano di risanamento acustico, che il territorio sia ripartito in zone, corrispondenti a cinque classi, da residenziale fino a industriale, a ognuna delle quali e' assegnato un livello massimo di inquinamento consentito. Veneto Legge regionale n. 21 del maggio 1999. Prevede che i Comuni, in collaborazione con l'Arpav, adottino piani di classificazione e piani di risanamento acustico. Istituisce il piano triennale regionale per la bonifica dell'inquinamento acustico e regolamenta la gestione delle emissioni sonore di attività temporanee stabilendo gli orari in cui è consentito utilizzare le attrezzature rumorose nei cantieri edili, quelli per l'impiego di macchine da giardinaggio, delle attività sportive motoristiche. Provincia autonoma di Trento Leggi del 1991 e 1998. Liguria Legge regionale n. 12 del 1998. Prevede la zonizzazione acustica del territorio e fissa i limiti massimi diurni e notturni del livello delle emissioni sonore. La Regione ha istituito, tra le prime in Italia, l'elenco dei tecnici competenti in acustica ambientale e lo aggiorna costantemente. Emilia Romagna Legge regionale n. 15 del 9 maggio 2001. Prevede che i Comuni dividano il proprio territorio in sei classi, ad ognuna delle quali è assegnato un limite per le emissioni sonore, verificandone la coerenza con gli strumenti urbanistici. Impone alle imprese di adeguarsi alle norme in materia di emissioni acustiche e richiede la valutazione dell'impatto acustico per i nuovi impianti potenzialmente rumorosi. Introduce la figura del tecnico competente per le misurazioni, la zonizzazione e i piani di risanamento acustico e attribuisce alla Regione l’adeguamento alle norme delle infrastrutture di trasporto di interesse regionale e locale. Toscana Legge regionale n. 89 dell’1 dicembre 1998. Il 70 per cento del territorio regionale ha già un piano di classificazione acustica e la legge stanzia fondi per gli interventi di risanamento acustico insieme alle Ferrovie dello Stato e alla società Autostrade per l'Italia. Lazio Legge regionale n. 18 del 3 agosto 2001. Basilicata Legge regionale n. 23 del 1986, modificata e integrata in modo poco significativo nel 1994 e nel 2004.
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