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Professionisti: dopo le proteste, le proposte

Professionisti: dopo le proteste, le proposte

Il Cup consegna al Governo un documento preliminare di principi. Ma il Parlamento europeo invita a liberalizzare

Vedi Aggiornamento del 01/12/2006
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 01/12/2006
17/10/2006 - Cinquantamila secondo gli organizzatori, circa la metà secondo altre stime. Sono i professionisti che lo scorso 12 ottobre hanno manifestato a Roma contro il decreto Bersani e la Finanziaria, e per aprire un confronto sulla riforma delle libere professioni. Organizzata da Coordinamento unitario professioni (Cup), Associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) e Confprofessioni, la manifestazione è stata preceduta dall’incontro di Raffaele Sirica (Cup) con il Presidente del Consiglio Romano Prodi per la consegna di un documento preliminare di principi , quale “contributo per realizzare, finalmente, nel nostro Paese, la prima riforma organica delle professioni intellettuali d’Europa”. Non è stato invece consegnato a Prodi lo schema di ddl elaborato dal CUP: il testo diffuso nei giorni scorsi è in fase di correzione, e la versione definitiva sarà resa nota nei prossimi giorni. Il documento – ha spiegato Sirica – si propone di individuare i principi cardine per un intervento del legislatore, che risponda alle esigenze e alle priorità del mondo delle professioni; è quindi premessa ad un disegno di legge, da definire con il contributo degli Ordini, dei Cup e di tutti gli interessati. Il corteo si è snodato lungo via dei Fori Imperiali e ha poi raggiunto Piazza Venezia, dove i rappresentanti degli ordini professionali hanno spiegato le ragioni della protesta: no al decreto Bersani e all’aumento dal 12,5% al 20% delle imposte sulle rendite finanziarie delle casse previdenziali; sì al confronto per la riforma del sistema professionale. Diversi gli esponenti dell’opposizione che hanno partecipato alla manifestazione; ma era presente anche Pierluigi Mantini, responsabile per le professioni della Margherita e relatore alla Camera del ddl di riforma, che ha dichiarato di condividere le posizioni del Governo, imputando la protesta ad una mancanza di comunicazione. “Massimo rispetto per le professioni” è stato il commento del Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, che ha aggiunto “bisogna avere il coraggio delle riforme e la fantasia per politiche promozionali e di innovazione nel settore delle professioni ”. “Una farsa” è stata definita dal Colap in un comunicato, la manifestazione degli Ordini; “il Cup – secondo il presidente, Giuseppe Lupoi, - vuole solo mantenere i privilegi e si oppone ad una riforma che tutela utenti e professionisti”. “Come possano - continua Lupoi riferendosi agli Ordini - gli enti pubblici, istituiti a suo tempo per tutelare il consumatore e per questo delegati dallo Stato a controllare la deontologia professionale con compiti di magistratura, indire una manifestazione di piazza contro il Governo, è uno dei tanti misteri di questo Paese.” Ma nello stesso giorno della protesta il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione Ehler che invita ad “eliminare gli ostacoli alla concorrenza che non sono giustificati o che nuocciano all'interesse generale” pur riconoscendo “il diritto di emanare regolamentazioni legate a peculiarità tradizionali, geografiche e demografiche”. L’obbligatorietà di tariffe fisse o minime e il divieto di contrattare compensi legati al risultato raggiunto – si legge nella risoluzione - potrebbero essere di ostacolo alla qualità del servizio per i cittadini e alla concorrenza; gli Stati membri devono quindi superare questi vincoli con misure meno restrittive e più adeguate al rispetto dei principi di non discriminazione, necessità e proporzionalità e devono garantire accesso e mobilità nell'ambito dei servizi professionali.
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