
Abruzzo, indirizzi per riparare gli edifici danneggiati
NORMATIVA
Abruzzo, indirizzi per riparare gli edifici danneggiati
Indicazioni per il miglioramento sismico degli immobili con esito di agibilità E
Vedi Aggiornamento
del 05/07/2012
03/08/2009 - È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 agosto, la Circolare del 25 agosto 2009 contenente gli indirizzi per l’esecuzione degli interventi di riparazione di edifici danneggiati, come previsto dall’Ordinanza 3790 del 17 luglio 2009 .
Gli indirizzi, essenzialmente dedicati ai progettisti, riguardano la riparazione con miglioramento sismico degli edifici con esito di agibilità “E” e chiariscono gli aspetti tecnici del progetto e dell'esecuzione degli interventi.
Viene chiarito anche il ruolo degli amministratori o rappresentanti di condominio rispetto agli interventi sulle parti comuni e, in particolare, su tutta la struttura, ferma restando la possibilità per ogni proprietario di poter riparare i danni alle parti non strutturali e agli impianti interni al proprio appartamento. È importante che tutti gli interventi, sia sulle parti comuni che sui singoli appartamenti, vengano avviati con un approccio e un progetto unitario, relativo a tutto l'immobile.
Come previsto nell’Ordinanza 3790, gli indirizzi consentono, oltre alla riparazione degli impianti danneggiati e degli elementi strutturali e non, anche il rafforzamento della struttura , secondo quanto previsto dalle norme tecniche per il miglioramento sismico. L’intervento richiede una verifica complessiva della sicurezza nelle condizioni prima e dopo i lavori.
Se la struttura risulta solo leggermente danneggiata, pur con danni anche gravi alle parti non strutturali - ad esempio tamponature e tramezzature negli edifici -, gli indirizzi consentono di seguire una procedura più snella , analoga a quella stabilita per gli edifici con esito di agibilità B o C, come previsto nell'ordinanza 3779. È possibile, cioè, fare un progetto limitato al rafforzamento locale di singoli elementi o parti strutturali, eseguire calcoli semplificati, non fare il collaudo statico e, quindi, ridurre i tempi della progettazione. Gli edifici di tipo E sono circa 15.000, di cui 5.500, circa il 35%, non hanno subito gravi danni alle strutture e quindi potrebbero fruire della procedura più snelle per eseguire più rapidamente i lavori e riacquisire l'agibilità.
In appendice agli Indirizzi è riportata la nuova scheda unificata , ossia valida per gli interventi effettuati ai sensi sia dell’OPCM 3779, sia dell’OPCM 3790. Essa pertanto sostituisce anche la scheda riportata in appendice agli Indirizzi dell’OPCM 3779, nella documentazione da consegnare insieme alla domanda di finanziamento.
Gli indirizzi, essenzialmente dedicati ai progettisti, riguardano la riparazione con miglioramento sismico degli edifici con esito di agibilità “E” e chiariscono gli aspetti tecnici del progetto e dell'esecuzione degli interventi.
Viene chiarito anche il ruolo degli amministratori o rappresentanti di condominio rispetto agli interventi sulle parti comuni e, in particolare, su tutta la struttura, ferma restando la possibilità per ogni proprietario di poter riparare i danni alle parti non strutturali e agli impianti interni al proprio appartamento. È importante che tutti gli interventi, sia sulle parti comuni che sui singoli appartamenti, vengano avviati con un approccio e un progetto unitario, relativo a tutto l'immobile.
Come previsto nell’Ordinanza 3790, gli indirizzi consentono, oltre alla riparazione degli impianti danneggiati e degli elementi strutturali e non, anche il rafforzamento della struttura , secondo quanto previsto dalle norme tecniche per il miglioramento sismico. L’intervento richiede una verifica complessiva della sicurezza nelle condizioni prima e dopo i lavori.
Se la struttura risulta solo leggermente danneggiata, pur con danni anche gravi alle parti non strutturali - ad esempio tamponature e tramezzature negli edifici -, gli indirizzi consentono di seguire una procedura più snella , analoga a quella stabilita per gli edifici con esito di agibilità B o C, come previsto nell'ordinanza 3779. È possibile, cioè, fare un progetto limitato al rafforzamento locale di singoli elementi o parti strutturali, eseguire calcoli semplificati, non fare il collaudo statico e, quindi, ridurre i tempi della progettazione. Gli edifici di tipo E sono circa 15.000, di cui 5.500, circa il 35%, non hanno subito gravi danni alle strutture e quindi potrebbero fruire della procedura più snelle per eseguire più rapidamente i lavori e riacquisire l'agibilità.
In appendice agli Indirizzi è riportata la nuova scheda unificata , ossia valida per gli interventi effettuati ai sensi sia dell’OPCM 3779, sia dell’OPCM 3790. Essa pertanto sostituisce anche la scheda riportata in appendice agli Indirizzi dell’OPCM 3779, nella documentazione da consegnare insieme alla domanda di finanziamento.
A decorrere dalla data di pubblicazione (31 agosto 2009) i cittadini avranno 90 giorni di tempo per presentare le domande di contributo . Le domande devono essere presentate al Sindaco del Comune in cui si trova l’edificio da riparare o acquistare, utilizzando il modello di domanda allegato all’Ordinanza 3790. Se la richiesta di contributo riguarda parti comuni di un edificio, la domanda va presentata dall’amministratore condominiale o da un rappresentante designato dai proprietari delle parti comuni.
Fonte: Protezione Civile
Fonte: Protezione Civile