
Manovra finanziaria, più attenzione a rinnovabili e controlli
NORMATIVA
Manovra finanziaria, più attenzione a rinnovabili e controlli
Chiesta la proroga del 55% e del ritiro dei certificati verdi, misure sbilanciate per gli enti locali
Vedi Aggiornamento
del 09/07/2010
22/06/2010 - Prosegue l’iter della manovra per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica. Il susseguirsi delle audizioni parlamentari in Senato e le proteste portate avanti da alcune Regioni hanno fatto emergere alcuni nodi delle misure di rientro che l’Italia deve attuare per uniformarsi al piano anticrisi europeo.
Energie rinnovabili: Finco ha espresso preoccupazione sul mancato rinnovo delle detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Secondo gli esponenti di Confindustria, l’agevolazione, in scadenza al 31 dicembre, dovrebbe essere rinnovata allargando il target di beni ammessi alla detassazione.
Grazie all’agevolazione, introdotta con la Finanziaria 2007, sono stati risolti molti casi di dispersione termica, contribuendo parzialmente al raggiungimento degli obiettivi comunitari. Secondo l’Enea tra il 2007 e il 2009 si possono contare quasi 590 milainterventi, con un risparmio energeticopari a 787 GWhnel 2007, 1.961 GWhnel 2008 e, in proiezione, 1.656 GWhnel 2009.
Certificati verdi: Chiesto un quadro normativo certo da Cogena, associazione italiana per la promozione della cogenerazione. L’articolo 45 della manovra abolisce l’obbligo per il gestore unico di ritirare i certificati verdi in eccesso di offerta al fine di ridurre i costi del sistema, creando però uno scossone al mercato dovuto al cambiamento delle regole.
Secondo Cogena bisognerebbe piuttosto individuare le cause dell’eccesso di offerta dei certificati ritirati dal Gse, Gestore del servizio elettrico, e correggere l’equilibrio tra domanda e offerta, rinviando la riforma della disciplina dei certificati verdi, che possono ancora rappresentare un incentivo in grado di garantire remunerazione per l’energia prodotta.
Tagli: Gli enti locali hanno lamentato la scarsa sostenibilità della manovra. In Conferenza delle Regioni le misure di rientro sono state definite sbilanciate e unilaterali. I tagli alle amministrazioni colpirebbero infatti gli enti locali in misura maggiore rispetto ai Ministeri.
Patto di stabilità: La manovra opera una stretta sui controlli dei saldi di bilancio degli enti locali, prevedendo anche la sospensione dei trasferimenti verso gli enti in deficit e il recupero dello scostamento entro 60 giorni a valere sulle giacenze depositate nei conti aperti presso la tesoreria statale. Misure criticate dalla associazioni dei costruttori perché colpevoli di paralizzare la realizzazione di infrastrutture.
Tra le novità di maggiore rilievo spiccano poi semplificazione della conferenza di servizi e sanatoria catastale. Le disposizioni, studiate per velocizzare i procedimenti di autorizzazione, spesso bloccati da inerzia e controversie tra amministrazioni, e regolarizzare dal punto di vista fiscale gli immobili sconosciuti al Catasto, hanno destato qualche osservazione in merito ai controlli necessari per la valutazione degli effetti generati. Associazioni di costruttori e opposizione hanno infatti ipotizzato il rischio di un condono edilizio aperto ad abusi più o meno gravi.
Energie rinnovabili: Finco ha espresso preoccupazione sul mancato rinnovo delle detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Secondo gli esponenti di Confindustria, l’agevolazione, in scadenza al 31 dicembre, dovrebbe essere rinnovata allargando il target di beni ammessi alla detassazione.
Grazie all’agevolazione, introdotta con la Finanziaria 2007, sono stati risolti molti casi di dispersione termica, contribuendo parzialmente al raggiungimento degli obiettivi comunitari. Secondo l’Enea tra il 2007 e il 2009 si possono contare quasi 590 milainterventi, con un risparmio energeticopari a 787 GWhnel 2007, 1.961 GWhnel 2008 e, in proiezione, 1.656 GWhnel 2009.
Certificati verdi: Chiesto un quadro normativo certo da Cogena, associazione italiana per la promozione della cogenerazione. L’articolo 45 della manovra abolisce l’obbligo per il gestore unico di ritirare i certificati verdi in eccesso di offerta al fine di ridurre i costi del sistema, creando però uno scossone al mercato dovuto al cambiamento delle regole.
Secondo Cogena bisognerebbe piuttosto individuare le cause dell’eccesso di offerta dei certificati ritirati dal Gse, Gestore del servizio elettrico, e correggere l’equilibrio tra domanda e offerta, rinviando la riforma della disciplina dei certificati verdi, che possono ancora rappresentare un incentivo in grado di garantire remunerazione per l’energia prodotta.
Tagli: Gli enti locali hanno lamentato la scarsa sostenibilità della manovra. In Conferenza delle Regioni le misure di rientro sono state definite sbilanciate e unilaterali. I tagli alle amministrazioni colpirebbero infatti gli enti locali in misura maggiore rispetto ai Ministeri.
Patto di stabilità: La manovra opera una stretta sui controlli dei saldi di bilancio degli enti locali, prevedendo anche la sospensione dei trasferimenti verso gli enti in deficit e il recupero dello scostamento entro 60 giorni a valere sulle giacenze depositate nei conti aperti presso la tesoreria statale. Misure criticate dalla associazioni dei costruttori perché colpevoli di paralizzare la realizzazione di infrastrutture.
Tra le novità di maggiore rilievo spiccano poi semplificazione della conferenza di servizi e sanatoria catastale. Le disposizioni, studiate per velocizzare i procedimenti di autorizzazione, spesso bloccati da inerzia e controversie tra amministrazioni, e regolarizzare dal punto di vista fiscale gli immobili sconosciuti al Catasto, hanno destato qualche osservazione in merito ai controlli necessari per la valutazione degli effetti generati. Associazioni di costruttori e opposizione hanno infatti ipotizzato il rischio di un condono edilizio aperto ad abusi più o meno gravi.