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Imu: meno 11 alla prima rata, ancora aperto il nodo delle risorse

Imu: meno 11 alla prima rata, ancora aperto il nodo delle risorse

Attesa la discussione del decreto sviluppo che potrebbe confermare per le imprese di costruzione l’esenzione sugli immobili invenduti

Vedi Aggiornamento del 15/06/2012
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 15/06/2012
07/06/2012 - Mancano undici giorni al pagamento della prima rata dell’Imu, ma il quadro normativo è ancora in cerca di stabilità e risorse. Una volta definite le modalità con cui corrispondere la prima tranche, resta da capire se avranno spazio alcune agevolazioni proposte dalle nuove bozze di decreti per la crescita, lo sviluppo e le infrastrutture.
 
I dubbi in sospeso
Ancora da sciogliere il nodo delle risorse. Da una parte la bozza di decreto urgente, predisposto dal Ministero delle Infrastrutture, che ha proposto un’esenzione di tre anni a favore degli immobili rimasti invenduti appartenenti alle imprese di costruzione e di due anni per le abitazioni, destinate a prima casa, di valore fino a 200 mila euro. Dall’altro lato la ragioneria generale, attenta al rigore e alla razionalizzazione della spesa pubblica.
 
Nella versione aggiornata della bozza, che è stata discussa solo in parte dal Consiglio dei Ministri, quest’ultima agevolazione sembrerebbe scomparsa. I contenuti del decreto potrebbero essere esaminati nel CdM di domani, ma non si esclude uno slittamento per decidere l’allocazione delle risorse pubbliche tra una serie di misure che potrebbero fungere da volano per la ripresa. Esentare le imprese dal pagamento dell’imposta sugli immobili invenduti, sbloccherebbe ad esempio una quantità di investimenti altrimenti impossibili.
 
Quanto si paga e come funziona
Dopo aver recuperato la rendita catastale del proprio immobile e averla rivalutata del 5%, il risultato deve essere moltiplicato per un coefficiente, stabilito dalla Manovra Salva Italia in base alla tipologia dell’immobile (per le abitazioni è 160). Al risultato deve essere applicata l’aliquota e dal risultato si sottraggono infine le eventuali detrazioni (200 euro per la prima casa e 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni).

La prima casa e le sue pertinenze godono di un’aliquota agevolata allo 0,4%. Per pertinenze si intendono quelle in categoria catastale C/2 (magazzini, soffitte, cantine, locali di sgombero),
C/6 (box auto e garage), C/7 (tettoie e posti auto). Ogni abitazione può avere al massimo tre pertinenze appartenenti a categorie catastali diverse. Se, ad esempio, una casa ha due garage, solo uno pagherà l’aliquota allo 0,4%, mentre l’altro dovrà corrispondere l’imposta piena.
La situazione cambia invece quando una cantina e una soffitta sono accatastate insieme all’unità abitativa. In questo caso, la rendita attribuita all’abitazione comprende anche la redditività delle due porzioni immobiliari. Dal momento che, se le due pertinenze fossero accatastate separatamente rientrerebbero entrambe nella categoria C/2, per seguire la linea della nuova normativa il contribuente potrà avere l’agevolazione solo su un’altra pertinenza appartenente o alla categoria C/6 o alla categoria C/7.


Se due coniugi fissano la propria residenza in due abitazioni diverse dello stesso comune, solo uno pagherà l’aliquota agevolata. Al contrario, se gli immobili sono in due comuni diversi, entrambi i coniugi continuano ad usufruire dell’agevolazione perché potrebbero sussistere esigenze lavorative.
 
La circolare spiega che solo i proprietari di prima casa, indipendentemente dalla quota di cui sono titolari, hanno diritto alla detrazione aggiuntiva di 50 euro per ogni figlio convivente fino ai 26 anni di età.Ad esempio due coniugi, proprietari al 50% dell’abitazione principale, con un figlio di età inferiore a 26 anni, hanno entrambi diritto alla detrazione aggiuntiva.
La situazione non cambia se uno dei due coniugi è proprietario al 25%.


Per il 2012, l’Imu sulla prima casa può essere versata in tre rate. La prima e la seconda ammontano ad un terzo del totale e sono calcolate applicando l'aliquota di base e le detrazione previste. Devono essere corrisposte entro il 18 giugno e il 17 settembre. La terza rata va versata entro il 17 dicembre a saldo del totale. Il contribuente può in alternativa optare per il versamento in due rate.

Per tutti gli altri immobili, la prima rata si paga entro il 18 giugno in misura pari al 50 per cento dell'importo ottenuto applicando le aliquote di base e le detrazioni eventualmente previste.

Il versamento deve essere effettuato con modello F24. Dal primo dicembre 2012 è ammesso anche l’apposito bollettino postale.
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