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La Liguria attua la Direttiva Edifici a Energia Quasi Zero

La Liguria attua la Direttiva Edifici a Energia Quasi Zero

Previsto un contributo a carico del certificatore, per ogni attestato redatto

Vedi Aggiornamento del 23/05/2013
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 23/05/2013
04/09/2012 - Sono state pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria le nuove nuove norme in materia di risparmio energetico negli edifici.

Con la Legge regionale 23/2012, infatti, la Regione Liguria modifica la Lr 22/2007 “Norme in materia di energia” dando attuazione alla Direttiva 2010/31/Ue relativa alla prestazione energetica nell’edilizia.

In particolare, viene ribadito che la progettazione e la realizzazione degli edifici di nuova costruzione e delle opere di ristrutturazione e demolizione di edifici esistenti devono contenere i consumi di energia; eccezioni sono previste per gli edifici di interesse storico-artistico vincolati e per gli edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attività religiose.

Per quanto riguarda i requisiti minimi di prestazione energetica, il provvedimento rinvia ad un successivo regolamento e stabilisce che tali requisiti vengano rivisti ogni cinque anni.

Le altre modifiche introdotte dal provvedimento riguardano prevalentemente il titolo IV della legge regionale 22/2007: viene regolamentato il rilascio dell’attestato in relazione alle diverse tipologie di immobili e ai diversi momenti del procedimento di vendita e locazione degli stessi; rispetto alla legge regionale 22/2007, si prevede che il tecnico abilitato a redigere l’attestato di prestazione energetica sia tenuto a versare un contributo per ogni attestato redatto, quale partecipazione alle spese necessarie per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di attestazione della prestazione energetica degli edifici.

La legge, infine, dispone che gli edifici occupati da enti pubblici e abitualmente frequentati dal pubblico con una metratura utile totale di oltre 500 metri quadrati debbano essere dotati dell'attestato entro il 31 dicembre 2013. Come previsto dalla direttiva comunitaria, dal 9 luglio 2015 la soglia di 500 metri quadrati è abbassata a 250 metri quadrati.
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