
Start-up innovative, al via il nuovo Smart&Start
FINANZIAMENTI
Start-up innovative, al via il nuovo Smart&Start
Programma esteso a tutta Italia, stanziati 200 milioni di euro, importo massimo finanziabile: 1,5 milioni
Vedi Aggiornamento
del 16/02/2015
14/11/2014 - È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri il DM 24 settembre 2014 che fissa le nuove regole ed estende a tutto il territorio nazionale il programma di incentivazione Smart&Start destinato alle start-up innovative.
Vengono stanziati circa 200 milioni di euro per nuove imprese di tutte le regioni italiane (in precedenza il programma era destinato a 6 Regioni del Mezzogiorno e alle aree del cratere aquilano).
Possono richiedere i finanziamenti le start-up innovative costituite da non più di 4 anni e iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, o le persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.
Sono agevolabili i programmi d’investimento e i costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa: caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia.
Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel cratere sismico de L’Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20%. Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici.
A partire da oggi, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto - che sostituisce i DM 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013 - non è più possibile richiedere le agevolazioni del “vecchio” Smart&Start.
Le domande pervenute fino a ieri 13 novembre 2014 proseguiranno l’iter di valutazione sulla base dei DM 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013. Le domande di agevolazione presentate in base al nuovo decreto potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione.
Tale data - assicura il MISE - sarà definita in modo da lasciare alle imprese un congruo periodo di tempo per analizzare la nuova disciplina prima di presentare la domanda. Eventuali domande presentate tra il 13 novembre 2014 e il termine che sarà indicato nella circolare ministeriale non saranno prese in considerazione.
Le richieste di informazioni o di chiarimento possono essere inviate ad Invitalia, l’agenzia governativa che gestisce il programma Smart&Start.
La prima esperienza di Smart&Start - spiega il Ministero dello Sviluppo economico - è stata importante non solo per i risultati raggiunti, ma anche perché ha dato un contributo decisivo nell’impostazione della nuova versione dell’incentivo, confermando il rilievo che le nuove imprese innovative e in particolare le start-up innovative, come definite dalla normativa varata nel 2012, hanno nella politica industriale.
In poco più di un anno sono state inviate 1.171 richieste di finanziamento, con 2.767 neoimprenditori coinvolti. Le domande sono state presentate per il 27% da donne e per il 51% da giovani. L’80% delle richieste ha riguardato imprese non ancora costituite. Le iniziative finanziate sono state 368, per un totale di investimenti attivati pari a 68 milioni di euro, di cui 32 in Campania, 15 in Sicilia, 13 in Puglia e 7 in Calabria. Invitalia ha finora concesso agevolazioni per 63,5 milioni di euro, a fronte di richieste superiori a 206 milioni di euro.
Vengono stanziati circa 200 milioni di euro per nuove imprese di tutte le regioni italiane (in precedenza il programma era destinato a 6 Regioni del Mezzogiorno e alle aree del cratere aquilano).
Possono richiedere i finanziamenti le start-up innovative costituite da non più di 4 anni e iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, o le persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.
Sono agevolabili i programmi d’investimento e i costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa: caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia.
Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel cratere sismico de L’Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20%. Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici.
A partire da oggi, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto - che sostituisce i DM 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013 - non è più possibile richiedere le agevolazioni del “vecchio” Smart&Start.
Le domande pervenute fino a ieri 13 novembre 2014 proseguiranno l’iter di valutazione sulla base dei DM 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013. Le domande di agevolazione presentate in base al nuovo decreto potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione.
Tale data - assicura il MISE - sarà definita in modo da lasciare alle imprese un congruo periodo di tempo per analizzare la nuova disciplina prima di presentare la domanda. Eventuali domande presentate tra il 13 novembre 2014 e il termine che sarà indicato nella circolare ministeriale non saranno prese in considerazione.
Le richieste di informazioni o di chiarimento possono essere inviate ad Invitalia, l’agenzia governativa che gestisce il programma Smart&Start.
La prima esperienza di Smart&Start - spiega il Ministero dello Sviluppo economico - è stata importante non solo per i risultati raggiunti, ma anche perché ha dato un contributo decisivo nell’impostazione della nuova versione dell’incentivo, confermando il rilievo che le nuove imprese innovative e in particolare le start-up innovative, come definite dalla normativa varata nel 2012, hanno nella politica industriale.
In poco più di un anno sono state inviate 1.171 richieste di finanziamento, con 2.767 neoimprenditori coinvolti. Le domande sono state presentate per il 27% da donne e per il 51% da giovani. L’80% delle richieste ha riguardato imprese non ancora costituite. Le iniziative finanziate sono state 368, per un totale di investimenti attivati pari a 68 milioni di euro, di cui 32 in Campania, 15 in Sicilia, 13 in Puglia e 7 in Calabria. Invitalia ha finora concesso agevolazioni per 63,5 milioni di euro, a fronte di richieste superiori a 206 milioni di euro.