
Beni culturali, in arrivo 500 milioni di euro
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LAVORI PUBBLICI
Beni culturali, in arrivo 500 milioni di euro
Con la Legge di Stabilità 2015 nasce il Fondo per la tutela del patrimonio culturale, operativo dal 2016 al 2020
Vedi Aggiornamento
del 06/10/2017
Vedi Aggiornamento del 06/10/2017
01/12/2014 - La nascita di un fondo di 100 milioni annui per la tutela del patrimonio culturale attivo dal 2016 al 2020. È quanto prevede la Legge di Stabilità 2015 approvata ieri dalla Camera.
Il fondo è uno strumento concreto per l’attuazione dell’articolo 9 della costituzione che recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. In tal modo si potranno assicurare risorse stabili all’immenso patrimonio culturale che appartiene al nostro paese.
“Un fatto di enorme importanza”, commenta il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, “che arricchisce il contenuto della manovra economica. È la prima volta che viene istituito un fondo in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione che consentirà di pianificare con ragionevole anticipo gli interventi prioritari sul patrimonio culturale”.
La norma prevede infatti che le risorse del Fondo saranno utilizzate nell'ambito di un programma triennale che il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo trasmetterà al CIPE, per una presa d'atto, entro giugno 2015.
Nel programma saranno individuati gli interventi prioritari da realizzare, le risorse destinate ad ogni singolo progetto e il relativo cronoprogramma. In caso di mancata attuazione degli interventi programmati la norme prevede il definanziamento degli stessi in favore di altri progetti.
Entro il 31 gennaio di ciascun anno verrà trasmesso al CIPE il programma aggiornato, corredato del puntuale stato di attuazione degli interventi, in termini di avanzamento fisico e finanziario.
“Il Parlamento e il Governo Renzi”, conclude Franceschini, “stanno dimostrando con atti concreti di vedere nella cultura e nel patrimonio culturale la vocazione del Paese e su questo costruire le priorità di politica economica”.
Commenti positivi anche dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) che già aveva apprezzato altri provvedimenti del MiBACT come il Decreto Art Bonus; con questi provvedimenti si può sperare in una possibile graduale rinascita per il patrimonio culturale italiano.
“E' un'ottima notizia”, dichiara il Presidente del FAI Andrea Carandini, “E' importante, tuttavia, che la somma venga soprattutto investita nella manutenzione preventiva, in sé poco costosa, e non solo in restauri, costosissimi, conseguenti ai danni avvenuti. Il Paese ha bisogno di conservazione ordinaria il più possibile programmata, rovesciando la logica che l'alta burocrazia ha fatto fino ad oggi prevalere, compreso lo stravolto progetto Pompei”.
Il fondo è uno strumento concreto per l’attuazione dell’articolo 9 della costituzione che recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. In tal modo si potranno assicurare risorse stabili all’immenso patrimonio culturale che appartiene al nostro paese.
“Un fatto di enorme importanza”, commenta il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, “che arricchisce il contenuto della manovra economica. È la prima volta che viene istituito un fondo in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione che consentirà di pianificare con ragionevole anticipo gli interventi prioritari sul patrimonio culturale”.
La norma prevede infatti che le risorse del Fondo saranno utilizzate nell'ambito di un programma triennale che il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo trasmetterà al CIPE, per una presa d'atto, entro giugno 2015.
Nel programma saranno individuati gli interventi prioritari da realizzare, le risorse destinate ad ogni singolo progetto e il relativo cronoprogramma. In caso di mancata attuazione degli interventi programmati la norme prevede il definanziamento degli stessi in favore di altri progetti.
Entro il 31 gennaio di ciascun anno verrà trasmesso al CIPE il programma aggiornato, corredato del puntuale stato di attuazione degli interventi, in termini di avanzamento fisico e finanziario.
“Il Parlamento e il Governo Renzi”, conclude Franceschini, “stanno dimostrando con atti concreti di vedere nella cultura e nel patrimonio culturale la vocazione del Paese e su questo costruire le priorità di politica economica”.
Commenti positivi anche dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) che già aveva apprezzato altri provvedimenti del MiBACT come il Decreto Art Bonus; con questi provvedimenti si può sperare in una possibile graduale rinascita per il patrimonio culturale italiano.
“E' un'ottima notizia”, dichiara il Presidente del FAI Andrea Carandini, “E' importante, tuttavia, che la somma venga soprattutto investita nella manutenzione preventiva, in sé poco costosa, e non solo in restauri, costosissimi, conseguenti ai danni avvenuti. Il Paese ha bisogno di conservazione ordinaria il più possibile programmata, rovesciando la logica che l'alta burocrazia ha fatto fino ad oggi prevalere, compreso lo stravolto progetto Pompei”.
Norme correlate
Legge dello Stato 23/12/2014 n.190
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2015)
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