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Costruzioni: dal 2008 al 2013 circa 68.000 imprese fallite

Costruzioni: dal 2008 al 2013 circa 68.000 imprese fallite

I ritardati pagamenti delle PA e le difficoltà di accesso al credito incidono negativamente

Vedi Aggiornamento del 08/10/2015
Costruzioni: dal 2008 al 2013 circa 68.000 imprese fallite
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 08/10/2015
19/01/2015 - Il settore delle costruzioni risulta essere quello con una maggiore contrazione dell’attività economica, con un -7,6% nel 2013 rispetto al 2012. Dal 2008 al 2013 sono uscite dal mercato circa 68000 imprese.
 
Questi alcuni dati contenuti in un estratto dell’Osservatorio Congiunturale dell’industria delle costruzioni di Dicembre 2014 relativo agli effetti della crisi sulle imprese di costruzioni, pubblicato dallAnce.
 
La crisi del settore ha portato ad un calo d’imprese edili, soprattutto quelle con un numero di addetti compreso tra i 20 e 49 (-11,6%) e i 50-99 (-10,1%).
 
La contrazione del settore è una tendenza generalizzata su tutto il territorio nazionale e oscilla tra il -1,7% della Puglia al -13,9% dell’Emilia Romagna, mentre la perdita più rilevante si riscontra in Lombardia, -21% tra il 2008 e il 2012, con più di 12000 imprese uscite dal settore.
 
I dati di Cerved Group, rivelano anche che le imprese di costruzioni entrate in procedura fallimentare sono passate da 2.152 nel 2009 a 3.119 nel 2013, con un aumento del 44,9%; nei primi nove mesi del 2014 c’è stato un ulteriore aumento delle procedure fallimentari nelle costruzioni dell’11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
 
I fallimenti vengono favoriti anche dei ritardi nei pagamenti dei lavori da parte della Pubblica Amministrazione e dalle difficili condizioni di accesso al credito per le imprese.  
 
Le costruzioni continuano ad essere, infatti, uno dei principali settori colpiti dal fenomeno dei ritardati pagamenti con tempi medi di pagamento dell’ordine di sei mesi.
 
I dati della Banca d’Italia mostrano come ci sia stato un progressivo disimpegno del sistema creditizio nei confronti delle costruzioni: tra il 2007 ed il 2013 i mutui erogati per investimenti in edilizia residenziale sono diminuiti del 64,1%, mentre quelli per l’edilizia non residenziale del 73,4%.
 
Da gennaio a giugno 2014 si registra un ulteriore riduzione del 14,2% dell’importo dei muti erogati per il finanziamento degli investimenti in edilizia abitativa e del 15% per quelli nell’edilizia non residenziale.


 
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