
Dissesto idrogeologico: 700 milioni di euro per opere immediatamente cantierabili
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LAVORI PUBBLICI
Dissesto idrogeologico: 700 milioni di euro per opere immediatamente cantierabili
In Gazzetta la delibera Cipe per interventi nelle aree metropolitane. 360 milioni per il Sud e 100 milioni per il Fondo progettazioni
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del 12/09/2017

Vedi Aggiornamento del 12/09/2017
07/07/2015 - Pubblicata in Gazzetta la delibera del CIPE che sblocca 700 milioni di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico immediatamente cantierabili nelle aree metropolitane.
Di questi 450 milioni sono destinati ad un Piano di interventi individuati come prioritari per livello di rischio e tempestivamente cantierabili, relativi alle aree metropolitane e le aree urbane con un alto livello di popolazione esposta.
Tale dotazione finanziaria è destina per l'80% nelle aree del Mezzogiorno (circa 360 milioni di euro) e il restante 20% ( 90 milioni) nelle aree del Centro nord.
L'assegnazione delle risorse si articola in: 50 milioni di euro per il 2015, 75 milioni di euro per il 2016, 275 milioni di euro per il 2017, 75 milioni di euro per il 2018 e 75 milioni di euro per il 2019.
In più per gli interventi localizzati nelle aree metropolitane e urbane sono inoltre state individuate risorse disponibili dalla legislazione vigente pari a 150 milioni di euro di cui 40 milioni costituiti da risorse del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la restante quota di 110 milioni di euro a carico delle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2007-2013.
Le risorse destinate dalla delibera saranno assegnate al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in qualità di amministrazione responsabile dell'attuazione, d'intesa con la Struttura di missione.
Rischio idrogeologico: risorse per gli interventi di mitigazione
Dei fondi per la realizzazione di opere di mitigazione del rischio idrogeologico il CIPE ha sbloccato 550 milioni di euro, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020.Di questi 450 milioni sono destinati ad un Piano di interventi individuati come prioritari per livello di rischio e tempestivamente cantierabili, relativi alle aree metropolitane e le aree urbane con un alto livello di popolazione esposta.
Tale dotazione finanziaria è destina per l'80% nelle aree del Mezzogiorno (circa 360 milioni di euro) e il restante 20% ( 90 milioni) nelle aree del Centro nord.
100 milioni di euro per la progettazione
I restanti 100 milioni di euro sono destinati alla costituzione di un Fondo progettazione che sarà gestito dal Ministero dell’Ambiente con l'obiettivo di stimolare l'efficace avanzamento, in particolare nel Mezzogiorno, delle attività progettuali delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico da inserire nel Piano nazionale contro il dissesto 2015-2020.L'assegnazione delle risorse si articola in: 50 milioni di euro per il 2015, 75 milioni di euro per il 2016, 275 milioni di euro per il 2017, 75 milioni di euro per il 2018 e 75 milioni di euro per il 2019.
In più per gli interventi localizzati nelle aree metropolitane e urbane sono inoltre state individuate risorse disponibili dalla legislazione vigente pari a 150 milioni di euro di cui 40 milioni costituiti da risorse del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la restante quota di 110 milioni di euro a carico delle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2007-2013.
Opere contro il dissesto idrogeologico: modalità d’attuazione
Gli interventi prioritari saranno individuati con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e saranno monitorati nella Banca Dati Unitaria (BDU) istituita presso il Ministero dell'economia e delle finanze.Le risorse destinate dalla delibera saranno assegnate al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in qualità di amministrazione responsabile dell'attuazione, d'intesa con la Struttura di missione.
Norme correlate
Delibera/zione 20/02/2015 n.32
Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica - Assegnazione di risorse ad un piano stralcio di interventi prioritari, per livello di rischio e tempestivamente cantierabili, relativi alle aree metropolitane e alle aree urbane con un alto livello di popolazione esposta al rischio
Approfondimenti
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