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Fondo nazionale per l’efficienza energetica, in Gazzetta il decreto

Fondo nazionale per l’efficienza energetica, in Gazzetta il decreto

Una sezione dedicata all’ecoprestito sosterrà gli interventi agevolati con l’Ecobonus

Vedi Aggiornamento del 11/10/2019
Fondo nazionale per l’efficienza energetica, in Gazzetta il decreto
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 11/10/2019
08/03/2018 - Passi avanti per l’ecoprestito. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 22 dicembre 2017 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha regolato il funzionamento del Fondo nazionale per l’efficienza energetica. Il Fondo sosterrà gli interventi di efficientamento energetico eseguiti da imprese e Pubblica Amministrazione.
 

Fondo nazionale per l’efficienza energetica, si parte con 185 milioni

Il Fondo è stato istituito con il Dlgs 102/2014, che ha recepito la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Per l’avvio della fase operativa, si potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo economico, che destinerà anche un ulteriore introito annuale di circa 35 milioni di euro nel triennio 2018-2020. Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente. Sarà gestito da Invitalia e offrirà garanzie e finanziamenti a tasso agevolato promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati, sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.
 
La Legge di Stabilità 2018 ha previsto inoltre che una sezione del Fondo sia dedicata all’ecoprestito, a sostegno e potenziamento anche dell’efficacia dell’Ecobonus. Questa sezione, che potrà avere una dotazione massima di 150 milioni di euro, garantirà i mutui sottoscritti per intraprendere interventi di miglioramento della prestazione energetica degli immobili.
 

Fondo nazionale per l’efficienza energetica, gli interventi ammessi

Il Fondo consente a tutte le imprese di accedere a finanziamenti agevolati per il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi e dei servizi e degli edifici in cui viene esercitata l’attività economica e per l’installazione o potenziamento di reti e impianti per il teleriscaldamento e il teleraffrescamento efficienti.
 
Le ESCO potranno accedere alle agevolazioni per investimenti diretti all’efficientamento energetico di infrastrutture pubbliche, compresa la pubblica illuminazione, di edifici residenziali, specialmente popolari, e di edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione.
 

Fondo nazionale per l’efficienza energetica, cosa finanzia

Oltre che gli interventi di efficientamento in sé, sono ammessi ai finanziamenti agevolati i costi riguardanti le consulenze connesse al progetto di investimento, come le progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, i collaudi, la progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, gli studi di fattibilità, la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica (APE) degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici.
 
Il Fondo copre inoltre i costi per gli interventi sull'involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico.
 
Ammessi i costi connessi ad apparecchiature, impianti e forniture di materiali utili alla realizzazione dell’intervento e infrastrutture specifiche.
 
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