
Piano Casa Veneto, ricorso contro i Comuni meno permissivi
NORMATIVA
Piano Casa Veneto, ricorso contro i Comuni meno permissivi
Difesa dalle Amministrazioni la correlazione tra incrementi e specificità
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del 27/09/2010
18/11/2009 - Minaccia di ricorso al Tar contro i Comuni che intendono limitare l’applicazione del Piano Casa in Veneto. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche per il territorio, Renzo Marangon al Construction Day di Verona Fiere.
Il monito di Marangon si riferisce ai casi di tentato boicottaggio, dato che gli ostacoli posti dalle amministrazioni possono privare famiglie e imprese edili di considerevoli possibilità.
Limiti alla norma : Il Consigliere regionale del Pd, Diego Bottacin, difende invece il diritto dei Comuni a mettere dei paletti alla legge regionale, così come previsto dalla norma, che limita l’applicazione degli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione alla prima casa.
Secondo Bottancin, poi, i comuni veneti presentano caratteristiche molto differenziate. Alcuni si sono dotati di un Pat, Piano di assetto territoriale, solo recentemente, elaborandolo in collaborazione con le amministrazioni limitrofe.
La diversificazione rende quindi necessaria una valutazione sugli aumenti volumetrici coerente con le previsioni urbanistiche.
Differenziazione : Secondo Bruno Gabrielli, architetto e docente di urbanistica, la riqualificazione edilizia si rende necessaria visto che oltre il 40% delle abitazioni ha più di 40 anni. L’applicazione omogenea sul territorio non è però esente da rischi, motivo per il quale gli interventi devono essere pianificati attraverso scelte comunali e piani regolatori concepiti in modo semplice e chiaro grazie alla collaborazione con i progettisti.
Barriere architettoniche : La riqualificazione urbana è un’occasione per migliorare anche la vivibilità di case e città abbattendo le barriere architettoniche, sottolinea Ilaria Segàla coordinatrice di Balab, il laboratorio per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali.
L’invecchiamento della popolazione è infatti è un problema sociale di cui tenere conto anche nel costruire con una progettazione inclusiva, che disegna edifici e luoghi utilizzabili da tutti, e non più soluzioni specifiche per le categorie svantaggiate.
Ricordiamo infatti che la legge veneta per il rilancio delle costruzioni prevede l’azzeramento dei costi di costruzione per gli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche.