
Emilia Romagna, via libera alle semplificazioni in edilizia
NORMATIVA
Emilia Romagna, via libera alle semplificazioni in edilizia
Dal 1° luglio modulistica ridotta, Regolamento Edilizio Tipo, pratiche online
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del 20/12/2017

22/06/2017 - Il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato la legge per la semplificazione edilizia.
“Rivitalizzare gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, semplificando la normativa, pur senza perdere il timone”. Così Giorgio Pruccoli, relatore del progetto di legge, ha illustrato gli obiettivi del provvedimento che modifica due leggi regionali, la LR 15/2013, “Semplificazione della disciplina edilizia”, e la LR 23/2004, “Vigilanza e controllo dell’attività edilizia”, recependo la nuova normativa statale.
“La legge - ha spiegato - comprende norme per la semplificazione edilizia e delle relative pratiche e cerca di creare un rapporto più sereno e chiaro fra Amministrazioni e privati e maggiori facilitazioni in un settore, quello edilizio, particolarmente in difficoltà”.
Sarà previsto un Regolamento Edilizio Tipo. Lo Sportello Unico per l’Edilizia diventa interlocutore unico del cittadino e degli ordini professionali con compiti di controllo in tempi certi. Sarà possibile fruire dell’apporto di professionisti residenti anche fuori dal territorio comunale.
Le pratiche edilizie viaggeranno su un’unica piattaforma digitale per la loro presentazione e gestione telematica. Alcune categorie di lavori precedentemente assoggettate, saranno esonerate dal costo di costruzione. Altre novità: per ottenere i permessi di costruzione, sarà possibile chiedere la convocazione di una conferenza di servizi e poi ottemperare a quanto verbalizzato e richiesto in quella sede.
La nuove legge prevede anche la possibilità di reiterare, prima che scadano, i termini d’inizio e fine lavori di un anno e di tre anni. “L’intenzione - ha spiegato Pruccoli - è di dare più tempo ai privati ed alle aziende che non riescono a iniziare o finire i lavori nei tempi comunicati all’ente pubblico. Di solito succede perché sono in difficoltà economica e, ovviamente, chieder loro di pagare una seconda volta per una mancata tempistica, significa fargli abbandonare il progetto in corso”.
La legge diventerà operativa il 1° luglio 2017.
“Dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia - sottolinea Pruccoli - il Governo ha preso di petto la questione sicurezza antisismica predisponendo norme e incentivi che consentono agevolazioni tecniche, fiscali ed economiche. Si tratta del cosiddetto provvedimento ‘Casa Italia’”.
“Con la mia risoluzione vorrei che si evitasse quel che è già successo col bonus sulle ristrutturazioni (50%) e sull’efficientamento energetico (65%) quando, per piccole difformità delle abitazioni rispetto al progetto originale, molti proprietari hanno rinunciato al bonus perché avrebbero dovuto pagare multe salate per microscopici abusi risalenti agli anni ’60 o ’70, quando non c’era l’attenzione odierna nel costruire e con gli stessi proprietari inconsapevoli di non essere a norma. Stiamo parlando di elementi architettonici non strutturali quali l’inesatta ubicazione di murature, di pareti interne, aperture e simili, non di grandi abusi edilizi, sia chiaro”.
“Rivitalizzare gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, semplificando la normativa, pur senza perdere il timone”. Così Giorgio Pruccoli, relatore del progetto di legge, ha illustrato gli obiettivi del provvedimento che modifica due leggi regionali, la LR 15/2013, “Semplificazione della disciplina edilizia”, e la LR 23/2004, “Vigilanza e controllo dell’attività edilizia”, recependo la nuova normativa statale.
“La legge - ha spiegato - comprende norme per la semplificazione edilizia e delle relative pratiche e cerca di creare un rapporto più sereno e chiaro fra Amministrazioni e privati e maggiori facilitazioni in un settore, quello edilizio, particolarmente in difficoltà”.
Moduli unici, Regolamento Edilizio Tipo, piattaforma digitale
La modulistica necessaria per operare sarà ridotta e semplificata. La modulistica per l’attività edilizia e per le attività commerciali e assimilate è stata predisposta e verrà sottoposta il 26 giugno al Consiglio delle autonomie locali e formalmente adottata dalla Giunta regionale del 28 giugno. Dal 30 giugno i comuni potranno adeguarsi con un link al sito della Regione.Sarà previsto un Regolamento Edilizio Tipo. Lo Sportello Unico per l’Edilizia diventa interlocutore unico del cittadino e degli ordini professionali con compiti di controllo in tempi certi. Sarà possibile fruire dell’apporto di professionisti residenti anche fuori dal territorio comunale.
Le pratiche edilizie viaggeranno su un’unica piattaforma digitale per la loro presentazione e gestione telematica. Alcune categorie di lavori precedentemente assoggettate, saranno esonerate dal costo di costruzione. Altre novità: per ottenere i permessi di costruzione, sarà possibile chiedere la convocazione di una conferenza di servizi e poi ottemperare a quanto verbalizzato e richiesto in quella sede.
La nuove legge prevede anche la possibilità di reiterare, prima che scadano, i termini d’inizio e fine lavori di un anno e di tre anni. “L’intenzione - ha spiegato Pruccoli - è di dare più tempo ai privati ed alle aziende che non riescono a iniziare o finire i lavori nei tempi comunicati all’ente pubblico. Di solito succede perché sono in difficoltà economica e, ovviamente, chieder loro di pagare una seconda volta per una mancata tempistica, significa fargli abbandonare il progetto in corso”.
La legge diventerà operativa il 1° luglio 2017.
Sismabonus anche in presenza di piccoli abusi
La Legge impegna la Giunta regionale a chiedere allo Stato di promulgare una legge che, nel caso di piccoli abusi cronicizzati e in mancanza d’interesse pubblico, allinei la situazione di fatto a quella di diritto permettendo così di usufruire delle agevolazioni previste dalle nuove norme nazionali, soprattutto quelle inerenti alla sicurezza antisismica.“Dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia - sottolinea Pruccoli - il Governo ha preso di petto la questione sicurezza antisismica predisponendo norme e incentivi che consentono agevolazioni tecniche, fiscali ed economiche. Si tratta del cosiddetto provvedimento ‘Casa Italia’”.
“Con la mia risoluzione vorrei che si evitasse quel che è già successo col bonus sulle ristrutturazioni (50%) e sull’efficientamento energetico (65%) quando, per piccole difformità delle abitazioni rispetto al progetto originale, molti proprietari hanno rinunciato al bonus perché avrebbero dovuto pagare multe salate per microscopici abusi risalenti agli anni ’60 o ’70, quando non c’era l’attenzione odierna nel costruire e con gli stessi proprietari inconsapevoli di non essere a norma. Stiamo parlando di elementi architettonici non strutturali quali l’inesatta ubicazione di murature, di pareti interne, aperture e simili, non di grandi abusi edilizi, sia chiaro”.