05/07/2017 - Tutte le risorse assegnate, pari a circa 632 milioni di euro, sono state utilizzate e hanno consentito la realizzazione di 338 interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e 670 per lo sviluppo della filiera turistico-culturale e la promozione dell’offerta turistica.
Sono questi i risultati del Programma Operativo interregionale “Attrattori culturali naturali e turismo” (POIn) destinato alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), illustrati il 3 luglio alla presenza dei Ministri per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, e per i Beni culturali e il Turismo, Dario Franceschini, nell’evento pubblico tenutosi a Pompei presso l’Auditorium della Soprintendenza dei Beni Archeologici.
Il Programma ha migliorato l’accessibilità e la fruibilità di alcuni gioielli del patrimonio culturale del Mezzogiorno d’Italia quali, tra gli altri, il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico e il Palazzo Reale a Napoli; Santa Scolastica a Bari e il Parco archeologico e l’ex Abbazia di S. Leonardo di Siponto in Puglia; le aree archeologiche di Sibari e Locri in Calabria; il Polo museale di Palermo in Sicilia.
Il nuovo impianto di illuminazione degli scavi di Pompei
Ma i riflettori sono stati puntati, letteralmente, sull’intervento simbolo del POIn, il Grande Progetto Pompei, un piano da 105 milioni di euro che ha concluso la prima fase di attuazione e proseguirà sino al 2018, grazie alle risorse della nuova programmazione 2014-2020.
Nell’occasione è stato infatti inaugurato il nuovo impianto di illuminazione degli scavi. Con la nuova illuminazione, a partire dall’8 luglio, i visitatori potranno godere dell’area archeologica anche di notte in un percorso di suoni e luci che dall’antica Porta Marina conduce nel pieno della storia.
Oltrepassate le Terme Suburbane, poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, le grida e le attività di artigiani e lavoratori provenienti dalle botteghe di via marina (la bottega del panettiere e il negozio di Furius), i rumori e le chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, i suoni e le voci che accompagnano e raccontano i ludi (giochi) in onore di Apollo nel Santuario omonimo, e ancora il ritmo dei tamburi e delle musiche delle sacre cerimonie di culto per il supremo Giove, al Capitolium (o Tempio di Giove), la confusione del Mercato (il Macellum), le attività dei fulloni (i lavandai) presso l‘Edificio di Eumachia, scandiscono le tappe di questo viaggio nel passato.
L’itinerario si conclude alla Basilica, l’antico Palazzo di Giustizia, dove le pareti dell’edificio si trasformano, grazie a una proiezione tridimensionale, in case e giardini pompeiani, pieni della vita e del colore che affreschi, piante e fiori regalavano alla vista e al godimento dei pompeiani.
Franceschini: ‘è un altro passo della rinascita del sito’
“Il nuovo impianto di illuminazione di Pompei - ha dichiarato il Ministro Franceschini - è un altro importante passo della rinascita di un sito archeologico unico al mondo, un percorso che in tre anni ha permesso di restituire al pubblico 30 domus, di dotare l'intera area archeologica di copertura Wi-Fi e di realizzare un itinerario di trechilometri che consente la piena accessibilità a parte rilevante degli scavi. Grazie al suggestivo gioco di luci, le linee e le forme delle rovine risplendono ora di una rinnovata bellezza”.
De Vincenti: ‘punto di riferimento per lo sviluppo del territorio’
“La rinascita di Pompei - ha dichiarato il Ministro De Vincenti - è fondamentale anche per l’immagine internazionale del Paese. Ora dobbiamo farne un punto di riferimento per lo sviluppo di tutto il territorio, collegando Pompei con Ercolano, Stabia, Torre Annunziata. Questa è una delle zone più belle del mondo, bisogna valorizzarla”.
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