
Nuovo Testo Unico Edilizia, passi avanti per la proposta di legge
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NORMATIVA
Nuovo Testo Unico Edilizia, passi avanti per la proposta di legge
Senatore Girotto: ‘la Disciplina delle Costruzioni risolverebbe numerosi problemi relativi al superbonus’
Vedi Aggiornamento
del 27/03/2025

Vedi Aggiornamento del 27/03/2025
14/05/2021 - Riunire in un unico testo tutta la normativa sui bonus edilizi è una tra le esigenze più sentite tra gli operatori delle costruzioni, come emerso anche dal recente sondaggio sul superbonus condotto da Edilportale.
Ma della riscrittura delle norme relative al più ampio settore dell’edilizia si parla già dal 2018: è, infatti, allo studio un Testo Unico delle Costruzioni con le nuove definizioni degli interventi urbanistico-edilizi, due soli titoli abilitativi e il fascicolo digitale dell’edificio.
Le due cose sono ovviamente connesse: avere un Testo Unico dell’Edilizia aggiornato a tutte le modifiche intervenute dal 2001 ad oggi e coerente con le regole dei diversi bonus agevolerebbe non poco chi in questi mesi si sta cimentando con importanti interventi sugli edifici.
Dalla sua pagina Facebook il senatore Gianni Pietro Girotto fa sapere che sta premendo sul Governo “affinchè recepisca la bozza di ‘Testo unico per le costruzioni’ che compirebbe una grande operazione di riorganizzazione strutturale del comparto”.
E pubblica il testo della proposta (leggermente ampliato rispetto a quello del dicembre 2020) di ‘Disciplina delle Costruzioni’ che la Rete delle Professioni Tecniche ha messo a punto e ha inviato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
“Le norme sulle costruzioni - aggiunge Girotto - soffrono di una grave situazione di incertezza dovuta alla ‘stratificazione’ successiva di anni e anni di norme che prendevano in esame solo una porzione del tutto, creando quindi di volta in volta confusione”.
La necessità di questa riforma strutturale - sottolinea Girotto - è condivisa da tantissimi soggetti interessati, come l’ANCE, la Rete delle Professioni Tecniche, 10 Regioni e l’Anci. “L'accoglimento di questo Testo Unico di riordino, quindi, ‘sistemerebbe’ strutturalmente numerose problematiche afferenti al superbonus, consentendo allo stesso di venir utilizzato al massimo delle sue potenzialità”.
Il problema di fondo è ben descritto anche nel commento di Fabrizio Pistolesi, ex-consigliere del Consiglio Nazionale APPC: il Dpr 380/2001 nasceva in un periodo storico in cui l’edilizia era ancora in espansione; oggi si lavora quasi esclusivamente sul recupero e sull’efficientamento del patrimonio edilizio esistente, per cui è necessaria una diversa cassetta degli attrezzi. Gli interventi normativi di ‘semplificazione’ sul Dpr 380 ne hanno fatto perdere la struttura di insieme, generando una grande complicazione invece dell’obiettivo sperato. Il nuovo Testo Unico per le Costruzioni risolverebbe questi problemi.
La ‘Disciplina delle Costruzioni’, in via di elaborazione dal 2018, arriverebbe in un momento in cui le semplificazioni per l’edilizia e l’urbanistica stanno prendendo strade più veloci: nel PNRR si legge che per “accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus” si prevedono misure per rimuovere gli ostacoli burocratici sia attraverso la semplificazione documentale e altre misure come ad es. la doppia conformità, ecc. Misure che saranno disposte con un DL atteso entro maggio 2021.
Ha invece subìto un rallentamento l’iter di un altro disegno di legge strettamente legato a questi temi: quello per la rigenerazione urbana. Presentato a marzo 2021 come testo unificato di diverse proposte al vaglio del Senato, ha incassato commenti negativi pressochè unanimi.
Contro questo testo si sono espressi tutti gli stakeholder: le società di ingegneria di Oice, le imprese rappresentate da Confindustria, Ance e Assoimmobiliare, i Comuni, le Regioni e l’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Ma della riscrittura delle norme relative al più ampio settore dell’edilizia si parla già dal 2018: è, infatti, allo studio un Testo Unico delle Costruzioni con le nuove definizioni degli interventi urbanistico-edilizi, due soli titoli abilitativi e il fascicolo digitale dell’edificio.
Le due cose sono ovviamente connesse: avere un Testo Unico dell’Edilizia aggiornato a tutte le modifiche intervenute dal 2001 ad oggi e coerente con le regole dei diversi bonus agevolerebbe non poco chi in questi mesi si sta cimentando con importanti interventi sugli edifici.
Dalla sua pagina Facebook il senatore Gianni Pietro Girotto fa sapere che sta premendo sul Governo “affinchè recepisca la bozza di ‘Testo unico per le costruzioni’ che compirebbe una grande operazione di riorganizzazione strutturale del comparto”.
E pubblica il testo della proposta (leggermente ampliato rispetto a quello del dicembre 2020) di ‘Disciplina delle Costruzioni’ che la Rete delle Professioni Tecniche ha messo a punto e ha inviato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
“Le norme sulle costruzioni - aggiunge Girotto - soffrono di una grave situazione di incertezza dovuta alla ‘stratificazione’ successiva di anni e anni di norme che prendevano in esame solo una porzione del tutto, creando quindi di volta in volta confusione”.
La necessità di questa riforma strutturale - sottolinea Girotto - è condivisa da tantissimi soggetti interessati, come l’ANCE, la Rete delle Professioni Tecniche, 10 Regioni e l’Anci. “L'accoglimento di questo Testo Unico di riordino, quindi, ‘sistemerebbe’ strutturalmente numerose problematiche afferenti al superbonus, consentendo allo stesso di venir utilizzato al massimo delle sue potenzialità”.
Il problema di fondo è ben descritto anche nel commento di Fabrizio Pistolesi, ex-consigliere del Consiglio Nazionale APPC: il Dpr 380/2001 nasceva in un periodo storico in cui l’edilizia era ancora in espansione; oggi si lavora quasi esclusivamente sul recupero e sull’efficientamento del patrimonio edilizio esistente, per cui è necessaria una diversa cassetta degli attrezzi. Gli interventi normativi di ‘semplificazione’ sul Dpr 380 ne hanno fatto perdere la struttura di insieme, generando una grande complicazione invece dell’obiettivo sperato. Il nuovo Testo Unico per le Costruzioni risolverebbe questi problemi.
La ‘Disciplina delle Costruzioni’, in via di elaborazione dal 2018, arriverebbe in un momento in cui le semplificazioni per l’edilizia e l’urbanistica stanno prendendo strade più veloci: nel PNRR si legge che per “accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus” si prevedono misure per rimuovere gli ostacoli burocratici sia attraverso la semplificazione documentale e altre misure come ad es. la doppia conformità, ecc. Misure che saranno disposte con un DL atteso entro maggio 2021.
Ha invece subìto un rallentamento l’iter di un altro disegno di legge strettamente legato a questi temi: quello per la rigenerazione urbana. Presentato a marzo 2021 come testo unificato di diverse proposte al vaglio del Senato, ha incassato commenti negativi pressochè unanimi.
Contro questo testo si sono espressi tutti gli stakeholder: le società di ingegneria di Oice, le imprese rappresentate da Confindustria, Ance e Assoimmobiliare, i Comuni, le Regioni e l’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Norme correlate
Bozza non ancora in vigore 09/11/2021 n.1131
Misure per la rigenerazione urbana
Bozza non ancora in vigore 13/05/2021
Proposta di legge della Rete delle Professioni tecniche - Disciplina delle Costruzioni
Decreto Pres. Repubblica 06/06/2001 n.380
Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia (Testo Unico Edilizia - TUE)
Approfondimenti
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