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AINOP, l’archivio delle opere pubbliche prende forma

AINOP, l’archivio delle opere pubbliche prende forma

Gli enti inizieranno a breve a caricare nel database i dati relativi ad opere e lavori pubblici

Vedi Aggiornamento del 10/08/2020
AINOP, l’archivio delle opere pubbliche prende forma
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 10/08/2020
22/11/2019 - Inizia a prendere forma l’archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (AINOP). È entrato in vigore il DM 8 ottobre 2019, attuativo del Decreto “Genova”, che definisce le modalità di condivisione dei dati relativi ad opere e lavori pubblici per consentire il monitoraggio costante sull’efficienza e la sicurezza delle infrastrutture e programmare eventuali interventi di riqualificazione e manutenzione.
 
Dal momento dell’entrata in vigore (21 novembre 2019) iniziano a decorrere i termini per caricare i dati nel sistema e completare il censimento delle opere. Le tempistiche variano a seconda della dotazione informatica dell’ente e dall’effettivo possesso di tutte le informazioni sulle opere.

“Presto sul sito del Ministero delle Infrastrutture ci sarà il contatore delle opere sbloccate - ha commentato il Ministro Paola De Micheli - La sfida sarà trasformare le risorse stanziate in passato in somme da poter spendere per poter far partire i cantieri”.
 

AINOP, le tempistiche per popolare l’archivio

L’articolo 2 del decreto definisce le tempistiche e le fasi entro le quali avviare la condivisione dei dati e delle informazioni per completare il monitoraggio delle opere pubbliche.
 
I soggetti già strutturati con servizi informatici per la gestione dei dati e delle informazioni devono avviare le procedure per l’alimentazione dell’AINOP entro 3 mesi dall’entrata in vigore del decreto, quindi entro il 21 febbraio 2020.
 
I soggetti che, invece, non dispongono di tutte le informazioni o non sono dotati di servizi informatici per la gestione dei dati, devono avviare le procedure in tre fasi graduali: entro 6 mesi (21 maggio 2020), 12 mesi (21 novembre 2020) e 31 dicembre 2020.

L'archivio è strutturato in 9 sezioni: ponti, viadotti e cavalcavia stradali; ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari; strade; ferrovie nazionali e regionali-metropolitane; aeroporti; dighe e acquedotti; gallerie ferroviarie e gallerie stradali; porti e infrastrutture portuali; edilizia pubblica.

Una volta completato il censimento
attraverso la piattaforma sarà possibile:
- identificare un’opera e la sua collocazione nel contesto territoriale;
- riunire tutti i dati e le informazioni presenti nei vari archivi pubblici sussidiari e concorrenti;
- visualizzare dati, informazioni e documenti dell’opera, strutturati in una sorta di fascicolo virtuale;
- ricevere informazioni che consentiranno il monitoraggio tecnico dell’opera, nell’ottica di prevenire criticità, anche attraverso sistemi intelligenti di alert sullo stato della infrastruttura;
- individuare i possibili flussi di lavoro per rendere efficiente la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione dell’opera.
 

AINOP, tavolo tecnico e fase transitoria

Il decreto istituisce un Tavolo tecnico permanente presso il MIT per coordinare il processo e le modalità di alimentazione dell'AINOP e garantire il rispetto delle tempistiche previste.
 
Nella prima fase, la piattaforma sarà utilizzata solo dai soggetti chiamati ad inserire i dati e a vigilare sull’alimentazione della banca dati. A seguito del consolidamento del processo di acquisizione, alcune informazioni saranno rese disponibili in modalità aperta. Altre saranno consultabili solo dai soggetti interessati.
 
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